martedì 10 novembre 2015

7 novembre 2015 - Bella manifestazione PARTECIPATA











Sabato 7/11 si è svolta la manifestazione contro tutte le mafie e la corruzione organizzata dalla Comunità Territoriale del VII Municipio insieme a molte associazioni.  Noi abbiamo partecipato insieme a molte centinaia di cittadini tra i quali i giovani di Libera, gli Scout del gruppo Roma 118 e i volontari di tanti altri gruppi.
Una bella manifestazione che dimostra che Roma può reagire, ha gli anticorpi per combattere le mafie e la corruzione.












Pubblichiamo qui di seguito il

COMUNICATO DELLA COMUNITA’ TERRITORIALE DEL  VII MUNICIPIO

Ieri è stata una bella giornata di partecipazione e di festa e desideriamo quindi ringraziare, a nome della Comunità Territoriale del VII Municipio e degli altri organizzatori, le molte persone che si sono fermate anche fosse per pochi minuti, a Piazza Don Bosco per dare un segnale e per manifestare contro tutte le forme mafiose che si sono ormai subdolamente insinuate nel tessuto della vita civile e politica.

Per noi, prosegue il Coordinatore della Comunità Territoriale, ogni luogo ed ogni occasione nella quale si tenti di far prevalere la legalità, la trasparenza, il bene e l’interesse comune è una manifestazione tangibile contro il sistema e la mentalità mafiosa.

Noi come Comitati di Quartiere ed Associazioni occupandoci quotidianamente sul territorio di opere di urbanizzazione non terminate, di consorzi che decidono da soli le opere da effettuare sul territorio, di convenzioni urbanistiche di cui non si sa che fine abbiano fatto i soldi da versare nelle casse pubbliche e che non portano benifici alla collettività, di punti verdi qualità assegnati con procedure poco trasparenti, noi in questo modo cerchiamo di far prevalere l’interesse della collettività mettendo in luce e denunciando tutte quelle operazioni speculative e quelle poco trasparenti che hanno spesso il fine di agevolare pochi a scapito di molti.

Questo è il nostro modo di dire no alle mafie e ai sistemi corrotti e poco trasparenti.

Questo è il nostro modo di fare politica, aiutando e sostenendo le istituzioni e tutti coloro che combattono contro il malaffare poichè solo con l’avvento di una politica forte le mafie diventeranno deboli.

Il Coordinatore della Comunità Territoriale del VII Municipio Maurizio Battisti

 

giovedì 5 novembre 2015

Roma: la fuga dalle responsabilità



Che un Consiglio comunale e un sindaco eletti dai cittadini potessero finire così male come è accaduto a Roma non lo immaginava nessuno. A mente fredda, a cose fatte basta soffermarsi a riflettere e si percepisce l’enormità di quanto è accaduto. Un sindaco che si dimette quando poteva benissimo fare appello al Consiglio comunale, presentare le sue ragioni e chiedere un voto esplicito di fiducia o di sfiducia. Un partito responsabile dell’elezione di quel sindaco, il Pd, che poteva esigere spiegazioni vere e serie su tutto, dagli scontrini al modo di dirigere il comune, ma non l’ha fatto. Ventisei consiglieri comunali che rifiutano di affrontare in Consiglio comunale la discussione sulla fine del loro stesso mandato e sul commissariamento del comune e preferiscono dimettersi.



L'AULA GIULIO CESARE
SEDE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Un'aula rimasta vuota per il rifiuto di 26 Consiglieri di affrontare un Consiglio comunale






Una commedia degli equivoci? No perché la Giunta Marino aveva superato la crisi di “mafia capitale”, era stata rafforzata con l’inserimento di nuovi assessori che stavano lavorando con determinazione. E dunque perché l’improvvisa drammatizzazione e la fine della consiliatura? Come si può definire una vicenda nella quale i protagonisti si comportano così? Un intrigo di palazzo. Altra definizione non c’è e sono patetici tutti i tentativi di nobilitare la gigantesca fuga dalle responsabilità cui abbiamo assistito nelle ultime settimane.

giovedì 22 ottobre 2015

Noi partecipiamo

Romapartecipa aderisce e parteciperà alla manifestazione



Iniziativa promossa da: LIBERA PRESIDIO ROMA VII, SPIAZZIAMOLI, GRUPPO SCOUT ROMA118 AGESCI, DA SUD, LINK,CINECITTA’ BENE COMUNE CSL PISCINE TORRESPACCATA,UDS, MADE IN JAIL, DIVERSAMENTE, OFFICINA LIBERA, COMUNITA’ TERRITORIALE VII MUNICIPIO COMPOSTA DAI CDQ: APPIO ALBERONE, APPIO CLAUDIO, ARCO DI TRAVERTINO, DON BOSCO, CENTRONI-VILLA SENNI, CASILINA VECCHIA-MANDRIONE, CAMPO ROMANO, CINECITTA’ EST-CINEST, LA STRADA, MORENA, MURA LATINE, NUOVA TOR VERGATA, OSTERIA DEL CURATO, PORTA ASINARIA, TORRE DI MEZZAVIA, VERMICINO, STATUARIO-CAPANNELLE, GREGNA S ANDREA, TOR FISCALE ’88 E DALLE ASSOCIAZIONI: CONSULTA INACASA-QUADRARO, INSIEME FIDAM CFR, CENTRO DI ASCOLTO L’ELLISSE, COMITATO CITTADINI DI VIALE TITO LABIENO, LA TORRE DEL FISCALE, COMITATO DI ZONA QUARTOMIGLIO-APPIA ANTICA, COMITATO PER IL PARCO DELLA CAFFARELLA, COMITATO 3 NO, NUOVA TOR VERGATA, VIVI IL PARCO, VII BICICLETTARI

PARTECIPATE TUTTI !

martedì 13 ottobre 2015

Se cambia il sindaco non cambiano i problemi


Le dimissioni di Marino sembrano ad oggi definitive. Quale che sia il giudizio che si voglia dare sulla Giunta che lo ha accompagnato in questi due anni i problemi del governo di Roma richiederebbero un lavoro di più ampia durata e una rivoluzione culturale che dovrebbe toccare i comportamenti di una città intera. Non poteva farcela Marino in poco tempo; non ce la farà nessun altro sindaco se non si cambia approccio.

Governare Roma lo si può fare per vivacchiare mungendo soldi pubblici, distribuendo regali e privilegi, consumando il territorio e rovinando l’ambiente oppure lo si può fare per dare una speranza di rinascita ad una comunità urbana abituata a vivere male, stanca e sfiduciata.

giovedì 24 settembre 2015

I Laboratori Municipali di Quartiere di Roma


di Alessandro Giangrande


Un po’ di storia
Il sindaco di Roma Francesco Rutelli, all’inizio del suo primo mandato (1996), istituisce l’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro che avvia una serie di progetti e politiche che pongono al centro il coinvolgimento degli abitanti, proponendosi d’integrare la progettazione tecnica con l’accompagnamento sociale. Fra le iniziative dell’Assessorato è particolarmente rilevante la creazione dell’Ufficio Speciale Partecipazione e Laboratori di Quartiere (USPEL), la cui direzione è affidata all’arch. Mario Spada.
L’USPEL, tra il 1966 e il 2001, attiva percorsi di formazione sulla progettazione partecipata per i dipendenti comunali e istituisce in via sperimentale diciannove Laboratori Municipali (LMQ), ubicati in altrettanti quartieri o rioni di Roma. Verso la fine del 2001 l’USPEL, riassorbito nella U.O. IV Sviluppo Locale Ecocompatibile Partecipato del Dipartimento XIX del Comune, cessa di fatto esistere. Alcuni Laboratori continueranno a operare per qualche tempo, ma l’Amministrazione non ne riconoscerà più le attività svolte nel loro ambito.

Il Laboratorio Municipale Marconi-Ostiense e la riqualificazione di via Papareschi
Il Laboratorio Marconi-Ostiense – il secondo istituito dopo il Laboratorio Esquilino – era ospitato in uno spazio non utilizzato della scuola media Albert Einstein di via Gherardi, nel quartiere Marconi. Lo spazio era dotato di un grande tavolo, numerose sedie e alcune attrezzature informatiche fornite dall’Amministrazione. Due tecnici, su incarico del Comune, gestivano a turno le sessioni di lavoro del Laboratorio che si svolgevano con cadenza settimanale ed erano aperte a tutti i soggetti interessati a partecipare.

Il Laboratorio sperimenta da subito alcuni metodi per migliorare la comunicazione tra cittadini e Amministrazione e facilitare la partecipazione degli abitanti allo sviluppo di progetti che perseguono obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale.
La riqualificazione di via Papareschi è il progetto più interessante realizzato dal Laboratorio.
Via Papareschi è una strada consortile privata a uso pubblico, tra le più antiche del quartiere Marconi. Intorno agli anni ’40 era attraversata ogni giorno da migliaia di lavoratori che si recavano all’insediamento industriale della Mira Lanza. A quel tempo la strada era alberata e contornata da edifici residenziali di buona fattura, dove abitavano i dirigenti della società. Cessate le attività, i dirigenti abbandonarono le loro abitazioni.  
All’inizio del processo partecipativo, sulla strada si affacciano tre scuole, un centro anziani, due case abbandonate e alcuni edifici occupati da strutture sanitarie e militari. La strada presenta condizioni di degrado diffuso: sporcizia, assenza di marciapiedi e di segnaletica stradale, autovetture parcheggiate lungo entrambi i lati della strada, ecc.  Un vecchio capannone, situato di fronte alla scuola elementare Giovanni Pascoli, stava per essere trasformato in centro commerciale con annessi due piani di parcheggi dotati di rampe d’ingresso e di uscita poste a pochi metri dall’entrata della scuola elementare. Pochi mesi prima un’insegnante era morta per salvare la vita di alcuni alunni che rischiavano di essere investiti da un camion.

martedì 8 settembre 2015

Partecipazione e governo della Città possono camminare insieme



 di Paolo Gelsomini
 

Sono d’accordo con l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Giovanni Caudo quando scrive sul Corriere della Sera del 2 settembre che acqua, energia, rifiuti ed urbanistica sono da sempre i mercati monopolistici radicati a Roma che valgono miliardi di euro e che il modo più efficace per combattere Mafia Capitale è sostanzialmente quello del governo delle cose che cambiano con il progetto degli ecodistretti in luogo delle discariche, dell’equo risanamento del bilancio in luogo del governo del debito sistematico, della trasformazione dell’esistente urbano al posto delle infinite varianti di piano per rendere edificabile l’Agro romano. 

Questa giusta idea di città che sintetizza il pensiero di Giovanni Caudo dovrebbe però essere completata da un’altra filosofia, quella della partecipazione attiva di cittadini consapevoli, filosofia che è sommariamente tracciata in uno scritto di Rita Paris consigliera comunale della Lista civica Marino e direttrice archeologica dell’Appia Antica e di altri siti museali.



Scrive la consigliera archeologa: “L’immagine che oggi si sta dando è quella di un apparato politico, ma anche amministrativo, che non risulta pienamente a servizio del cittadino, il quale si imbatte in una burocrazia troppo spesso irraggiungibile e non si sente rappresentato da politici che siedono sugli scranni di un’aula di tradizione secolare.
Vi è di contro una cittadinanza molto attenta e impegnata, senza altri fini, per gli interessi della città: associazioni, comitati, cittadini organizzati che non mollano e non smettono di denunciare e di presentare proposte e soluzioni che l’amministrazione e la politica forse non ascoltano abbastanza. Tra questi vi sono persone che studiano, si documentano a fondo sui diversi temi, con competenza, senza altra aspettativa che quella di migliorare lo stile di vita della città e far valere semplicemente il rispetto delle regole. Ripartiamo dunque dall’ascolto e dalla partecipazione della società civile, nei Municipi, nei quartieri e nelle diverse realtà sociali; torniamo a parlare con i cittadini dei programmi dell’amministrazione e confrontiamoli con le aspettative della città”.

mercoledì 22 luglio 2015

INVITO

 
MARTEDI' 28 LUGLIO - ORE 18.00

Roma Scout Center - L.go dello Scautismo 1 - Roma
(Via di Sant'Ippolito - Piazzale delle provincie)
 

Riflessioni dell'Ing. Andrea Masullo 
Direttore scientifico dell'associazione Greenaccord

Interviene la Sen. Laura Puppato
Presidente dell'associazione Un'altra idea di mondo
 

giovedì 25 giugno 2015

Una partecipazione per Roma




Partecipazione!
 
Una parola, tanti modi di interpretarla. Ognuno cerca la sua strada e in questa ricerca può capitare che si abbandoni la strada dritta per altre più tortuose. Fino a che si sta sui concetti generali tutto bene, ma quando ci si cala nella realtà concreta vengono fuori punti di vista diversi. A Roma ci sono centinaia di comitati che ogni giorno interagiscono con le amministrazioni locali, comune e municipi, ma la partecipazione è ben lontana dall’essere una modalità ordinaria che entra a far parte dei processi decisionali pubblici; è ben lontana, cioè, dall’essere la strada dritta aperta a chiunque la voglia percorrere. 

La partecipazione vuole semplicità e schiettezza e a Roma si pratica, ma quando si tratta di fissare un quadro di norme che la rendano più facile e più stabile capita che si finisca per complicare le cose. Come? Affrontandola come se si trattasse di costruire una relazione tra un’azienda o un soggetto amministrativo e l’ente locale. 
 
Ed ecco che spuntano richieste di registrazione in appositi albi, ecco che si sente la necessità di un codice fiscale o di una partita Iva, ecco che si avverte la necessità di predisporre un filtro per selezionare chi vuole partecipare. Il tutto risponde ad un criterio sbagliato: quello di mettere a disposizione dell’amministrazione locale un soggetto certificato e autorizzato a parlare in nome dei cittadini. 

In alcune zone della città è già prevista anche l’elezione dei CdQ a conferma di una tendenza ad incanalare la partecipazione verso pochi soggetti che assumerebbero un profilo paraistituzionale carichi di responsabilità e di doveri verso gli stessi cittadini.
È uno schema che può rassicurare l’amministrazione locale perché la pone di fronte ad un interlocutore riconosciuto e riconoscibile, ma che rischia di gravare sugli stessi CdQ come un peso. 

La partecipazione, semplice e schietta, invece, ha senso se prevede la massima apertura a tutti i cittadini. Che esistano soggetti organizzati è ovviamente un bene, ma questo non può costituire uno sbarramento verso il coinvolgimento di tutti. Tra l’altro non si può non dare voce anche a coloro che non intendono aderire ad alcun comitato e non vi è alcuna certezza che soggetti dotati di statuto, registrazione, codice fiscale siano poi effettivamente rappresentativi.

Insomma è proprio l’approccio che è sbagliato perché non mette al centro i principi e il metodo della partecipazione. Ciò che conta, infatti, è che ogni problema sia affrontato con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati costruendo insieme le sedi e gli strumenti più adatti partendo da un contesto pubblico per accedere al quale non ci sia bisogno di certificare la propria idoneità con registrazioni, statuti, codici fiscali. Sarà il confronto stesso a fare emergere le possibili soluzioni la cui attuazione resterà compito affidato all’ente locale.

Per fare questo, però, è necessario affrontare il tema di un regolamento della partecipazione per Roma capitale che sia da modello per tutti i municipi e che scaturisca esso stesso da un processo partecipativo. Questa è la strada dritta per impostare bene il tema della partecipazione a Roma. La ricerca, comunque in corso e comunque positiva, di risposte parziali, municipio per municipio o addirittura quartiere per quartiere avrebbe bisogno di un quadro di riferimento nel quale si possano riconoscere le  amministrazioni e i cittadini.
Claudio Lombardi

martedì 26 maggio 2015

Roma partecipa


 Il sito www.romapartecipa.it  nasce per promuovere la partecipazione dei Cittadini alla gestione della Cosa Pubblica secondo modalità e regole che bisognerà costruire confrontandosi con le Autorità Capitoline e Municipali. In attesa che a breve il sito sia completato pubblichiamo il documento:

LINEE GUIDA PER LA PARTECIPAZIONE  
UNA PROPOSTA PER ROMA


Introduzione

Una partecipazione aperta a tutti, questo lo scopo e il senso della proposta di riscriverne le regole a Roma partendo da linee guida che fissino i principi sui quali costruire un regolamento generale.

Non sono certo le regole a creare la partecipazione perché la loro funzione è quella di facilitarla individuando procedure e strumenti per farla diventare una modalità ordinaria di funzionamento delle amministrazioni locali e per renderla accessibile ai cittadini.

È ormai diffusa la consapevolezza che non sia più sufficiente essere consultati da chi assume le decisioni di interesse pubblico. Ed infatti si diffondono occasioni e momenti nei quali le amministrazioni si aprono alla partecipazione prima di giungere ad una decisione. Molte volte, però, è una partecipazione che non è strutturata per accogliere tutti quelli che potrebbero voler esprimere il loro punto di vista.

Voglia di partecipazione a Roma ce n'è tanta se pensiamo alle centinaia di comitati e di associazioni che si sono formati sul territorio. Ma ce n’è molta di più se guardiamo alla voglia di essere ascoltati che c’è in centinaia di migliaia di cittadini romani e che, attualmente, non trova sedi e modalità per esprimersi. I regolamenti che dovrebbero aprire le porte ai cittadini mancano oppure sono settoriali e non hanno valore generale, non stabiliscono un approccio e un metodo comuni che dia organicità e coerenza dal livello cittadino a quelli municipali.

Esattamente questo è l’obiettivo che indichiamo. Con le linee guida vogliamo dire che bisogna rendere più visibile il disegno complessivo di quella che potrebbe diventare una vera stagione costituente per la partecipazione nella capitale. Se si procede in ordine sparso, municipio per municipio oppure sull’onda di singoli problemi da affrontare si perde qualcosa nel valore di una ridefinizione della normativa di cui c’è bisogno, ma che ha senso se si collega ad un messaggio chiaro ai cittadini, ad una scelta politica netta.

Una stagione di ridefinizione dei regolamenti sulla partecipazione, quindi, vissuta come uno degli assi strategici sui quali costruire un rapporto tra istituzioni, politica, associazionismo civico e cittadini per superare la diffidenza e la sfiducia.

La partecipazione fallisce sia quando c’è sfiducia tra i cittadini sia quando è percepita come un ambito ristretto nel quale un cittadino comune non può entrare.

Avviare una stagione costituente della partecipazione significa per noi fare tesoro di ciò che si è raggiunto non disconoscerlo né svalorizzarlo, ma farne la base su cui costruire qualcosa di nuovo, di più solido, di migliore.




Il documento 




Questo documento è suscettibile di modifiche ed integrazioni. 
Chiunque volesse avere dei chiarimenti, dare dei suggerimenti o avanzare delle critiche può scrivere al seguente indirizzo e-mail: info@romapartecipa.it